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03 ottobre 2006

ARTE-Mantegna




Andrea Mantegna
“…eroica affermazione della propria dignità”

In questo servizio per Felix People riportiamo solo alcuni dati essenziali e…che sia spunto e stimolo per maggiori approfondimenti per chiunque, appassionati e non.

Mantegna si colloca in un periodo artistico che rappresenta il rinascimento nell’Italia settentrionale, in particolare il rinascimento tra Padova e Venezia.
Andrea Mantenga (Isola di Carturo,Padova, 1430-’31 – Mantova, 1506).
Figlio adottivo di Francesco Squarciane. L’ambienete padovano è stimolante per la sua ricchezza culturale. A Padova hanno diffuso le nuove idee umanistiche artisti provenienti direttamente da Firenze; Filippo Lippi, Paolo Uccello, Andrea del castagno, e soprattutto Donatello. Andrea da giovanissimo affresca le Storie di San Giacomo. Secondo Adorno e Mastrangelo ( libro: Arte, correnti e artisti) “La sua dignità è nel mondo, nasce dalla coscienza umana, è laica”. Andrea ha sposato Nicolosia Bellini, figlia di Jacopo e sorella di Gentile e Giovanni, appartenete a una delle più importanti famiglie di pittori veneziani.
Dopo un periodo di forti indecisioni, tra il 1459/1460 il Mantenga accetta l’invito di Ludovico Gonzaga a Mantova. Qui affresca una sala del Palazzo Ducale, la “camera degli sposi”. Su una parete è raffigurata la famiglia Gonzaga con la sua corte. Osservando attentamente si nota come “il pittore dà ai personaggi un tono monumentale, toglie loro ogni carattere contingente, li eterna. Un’altra opera molto significativa è “Il Cristo morto” ove si vedono chiaramente le sporgenze anatomiche, il torace rigonfio, i piedi in primo piano, feriti come le mani dallo strazio dei chiodi, il colore livido ove “tutto contribuisce a suscitare il senso di orrore, di stupefatta incredulità di fronte alla morte. Si noti anche le teste sporgenti sulla sinistra che hanno proprio una funzione drammatica, perché incombono sul Cristo e viste ravvicinate in tutta la crudezza dei particolari fisici.
Questa è una delle ultime opere di Andrea Mantegna, conosciuto dal carattere alquanto scontroso ma, tra i massimi esponenti e creatori del nostro rinascimento italiano. In quest’opera Mantegna “ancora una volta riafferma la tragica grandezza dell’uomo che esaurisce in terra la sua missione umana”.


MaBe