GTT Impianti Aperti
Una domenica di primavera al PCC (Posto di Comando e Controllo)
Domenica scorsa è stato aperto al pubblico per la prima volta in assoluto il comprensorio tecnico di Collegno della metropolitana di Torino.
Una superficie di circa 200.000 mq illuminata da un bellissimo solo primaverile che ha ben messo in evidenza un’opera veramente grandiosa per la nostra città in tutta la sua estensione. Dalla pista di prova lunga circa
Lavorano 120 persone tra PCC, uffici amministrativi, officina e deposito.
Buona l’organizzazione della visita che ha visto centinaia di persone tra mattino e pomeriggio; arrivati con la metro sino al capolinea (stazione Fermi) una navetta ha portato i visitatori sino al Comprensorio tecnico. I visitatori hanno potuto accomodarsi all’interno di una spaziosa sala riunioni dove un filmato ed una operatrice GTT hanno illustrato i lavori, a partire dai primi cantieri, il lavoro delle talpe, le prime fermate completate ed un promo virtuale per l’ultimo tratto di Porta Nuova che sarà completato nell’estate del 2007. Si è fatto cenno che al termine dei lavori della linea 1 da Collegno al Lingotto sarà lunga
Omaggiati di un biglietto gratuito timbrato “Impianti Aperti”, i visitatori sono stati accompagnati dagli addetti al tanto atteso PCC, gestito da telecomandi, telemisure, e telecamere dalla sala operativa, il cervello di Metro Torino, che controlla l’inserimento, il funzionamento ed il ritiro dei treni, con la possibilità di dialogare con gli utenti in stazione e sui treni. Per ogni turno vi sono quattro addetti: il responsabile e tre operatori, che controllano in tempo reale coadiuvati da un grande schermo sinottico la posizione e la velocità dei veicoli in linea.
Proseguendo la visita in officina alcuni veicoli alzati da terra da sollevatori elettromeccanici vengono controllati o riparati sistematicamente ogni 15 mila chilometri e, all’occorrenza sostituiti dei componenti usurati o dei singoli elementi come sedili, vetri, ruote. Queste ultime sono in gomma, a differenza di altre metropolitane, così il veicolo risulta meno rumoroso e soggetto a minori vibrazioni; esse scorrono su binari in ferro e hanno all’interno un sensore che comunica al Centro quando sono sgonfie.
Sempre in officina i visitatori hanno avuto modo di capire (o meglio cercare di capire) il funzionamento del treno che ha a disposizione un inverter per ogni motore, collegato ad una centralina idraulica per la gestione dei freni. Il sistema di frenata è per l’80% elettrico e per il 20% meccanico quando si ferma in stazione.
Completata la visita in officina, tutti quanti sono stati omaggiati della prima mappa ufficiale di Metro Torino, con una certa timidezza si è notato la differenza con le mappe (delle vere e proprie ragnatele!) delle grandi capitali europee come Londra o Parigi ma, con un certo orgoglio…, ora, anche Torino ha la sua mappa per la metro (o metrò se vi sentite francesi!).
Marco Bertello
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