La metropolitana a Torino... finalmente!
Non sono poi così tanti i giovani a sapere che è da settant’anni che si pronuncia la parola “metropolitana” a Torino, una parola che sembrava quasi inesistente nel nostro sistema di trasporto.
La storia della nostra “metro” risale fin dal 1936, già in era fascista iniziarono i primi scavi, ben trecento metri di galleria sotto via Roma, piastrellata e pronta alla posa dei binari con la prima fermata terminata, con un progetto che attraversava l’intero centro cittadino. Il progetto fu subito abbandonato, i costi erano elevati e pochi anni dopo sarebbe scoppiata la guerra. Se ne riparla quasi trent’anni dopo nel 1960, ma tutto viene nuovamente abbandonato. Nel 1975 il Consiglio comunale e l’allora sindaco Diego Novelli (Pci) prendono la decisione di non realizzare l’ennesimo progetto. Dopo anni e anni ancora di interminabili discussioni si giunge all’anno Duemila, per Torino il nuovo millennio pare di buon auspicio: il 19 Dicembre, in Collegno, partono ufficialmente i lavori della linea 1 della prima metropolitana automatica d’Italia. Iniziano così i lavori delle (TBM) le “Tunnel Boring Machine”, in sostanza delle frese meccaniche rispettivamente battezzate: “Valentina”, per il tratto da Collegno a Pozzo Strada; “Madama Cristina” che ha scavato il tratto da Principi d’Acaja a Pozzo Strada e la terza ”Valeria” montata nel cantiere Porta Susa per “sbucare” a Principi d’Acaja, scavando al disotto del passante ferroviario, questa eseguirà l’ultimo tratto per Porta Nuova. Le “talpe” sono state costruite in Canada.
Eh…con grande soddisfazione di giovane torinese ho avuto modo di aderire alla manifestazione inaugurale di Sabato 4 Febbraio 2006 , per noi torinesi data memorabile, la metro a Torino è sul serio…”una storia vera”.
Duemila gli invitati, muniti di un prezioso invito, divisi tra il mattino e il pomeriggio.
Nella mattinata si è svolta la conferenza stampa dove sono intervenuti il ministro Pietro Lunardi, il Vice-ministro Ugo Martinat, Mercedes Bresso Presidente della Regione, Antonio Saitta della Provincia e il nostro sindaco Sergio Chiamparino che con buon auspicio e lungimiranza per il futuro ha dichiarato che si farà a presto una seconda linea che servirà la parte nord della città. Hanno presenziato i massimi vertici Gtt con Giancarlo Guiati, Presidente, l’A.d. Tommaso Panero, i responsabili dell’opera Ilario Signoretti e Davide Gariglio.
Al termine della conferenza… tutti a provare la “metro” o “metrò”? La disputa filologica è stata risolta in sede affermando che è giusto dire “Metrò” perché in uno dei due sensi di marcia punta verso
Ma…eccola che arriva silenziosissima, con ruote in gomma che scorrono su guide d’acciaio, chiusa in un bellissimo tunnel vetrato di banchina panoramico e sicuro, con porte automatiche che evitano accidentali cadute nei binari. Le porte di banchina si aprono solamente in contemporanea con l’apertura delle porte del treno.
Stiamo parlando del sistema VAL (Veicolo Automatico Leggero) in esercizio da diversi anni a Lille, Rennes, Tolosa, Parigi, Taipei, Chicago, con treni controllati automaticamente per mezzo di telecomandi e telemisure dal PCC (Posto di Controllo e di Comando). Così per una tratta attuale di sette chilometri con 11 stazioni: XVIII Dicembre, Principi d’Acaja, Bernini, Racconigi, Rivoli, Monte Grappa, Pozzo Strada, Massaua, Marche, Paradiso, Fermi.
Di particolare importanza è il concetto di metropolitana per tutti, precisa Silvano Sarich dell’ufficio stampa Gtt, studiata anche per permettere una accessibilità agevolata ai disabili attraverso percorsi tattili a pavimento per i non vedenti, gli ascensori per il disabile motorio e postazioni dentro il treno per accogliere la carrozzella.