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30 gennaio 2007


Nella straordinaria atmosfera del Controsenso Cafè un’esibizione di “un Hombre del Blues”

Marco Roagna e la sua stupefacente versatilità

Esecuzione di tracce in solo di chitarra, bellissima esecuzione in duo con Lil Darling



Una serata tutta torinese all’insegna della buona musica moderna, eseguita da uno dei massimi esponenti nazionali ed internazionali del Country-Blues fushion: Marco Roagna, detto “Marcos”.
Fin da giovanissimo, cresciuto con la musica a tutto volume con suo fratello, ambedue consumatori persi del vinile firmato Jimi Hendrix o Deep Purle, da geniale autodidatta mette in discussione direttamente sul campo la sua creatività musicale. Comincia così ad intraprendere la carriera concertistica esibendosi nei Teatri e nei Club torinesi a fianco di personaggi noti del finger picking come Peppino D’Agostino, Duck Baker, Wayne Tooker. Collabora più volte con Arthur Miles sia dal vivo che in studio di registrazione. Marcos ha lavorato per importanti musical quali “West side story”, “Jesus Christ Superstars”, “Metropolis” al Teatro Nuovo di Torino. Acquisita una meritata e maturata notorietà, Marcos, farà della passione per la musica la sua professione: il musicista. Oggi, si distingue per il suo anticonformismo e dichiara apertamente, con assoluta convinzione:” ciò che mi colpisce dei grandi maestri del blues americano, che mi hanno ispirato, non è la notorietà bensì il sound”. Il suo look è in linea con la cultura del blues, così ben curato che si conquista in Italia il soprannome di “Vero Texano”, un soprannome che si sposa veramente bene per un artista vero, dalla personalità eccentrica ma caratterizzata da tanta autenticità.
Tutto questo straordinario insieme di genialià, cultura musicale, eccleticità è stata vera realtà, tangibile con mano, visiblile con gli occhi e apprezzabile per le orecchie, Venerdì sera scorso, al Controsenso Cafè di Via Valperga Caluso, ove Marco Roagna ha accompagnato al loro primo debutto le sue allieve iscritte all’Accademia di Musica Moderna di Torino, in trio (“No Tre Dame”).
Il culmine della serata è stato il duo con la cantante Lil Darling che ha emozionato il pubblico con canzoni straordinarie, spaziando da un repertorio dell’epoca di Edith Piaf ad autori contemporanei , dall’interpretazione memorabile accompagnata dalla chitarra di Marco Roagna. Qui sembrava quasi come impazzito, le dita si sdoppiavano o triplicavano proprio come nel film de “Il Pianista sull’Oceano”! Nemmeno questa volta Roagna si è smentito…dimostrando al suo pubblico di fan di essere degno della fama che si è costruito in questi anni come chitarrista e autore della storica band Jazz-rock progressive “Arti e Mestieri”. Oltre i suoi successi artistici, la sua esperienza e la sua cultura l’anno portato ad essere un insegnante molto richiesto per stage di perfezionamento nella tecnica di Country – Blues Fusion. Di recente ha composto 11 nuovissimi pezzi, freschi d’inchiostro, che costituiscono il suo nuovo album “Suerte” che uscirà nella primavera del 2007.

M.B.

Cravatta


La mia cravatta preferita!!!

molti diranno..... e chissenefrega; mi dovrei offendere...ma nooo e pensate a quelli che dicono e chissenestrafrega... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...

MARKETTE









MARKETTE Tutto fa brodo in Tv

Continua lo strepitoso successo della trasmissione condotta da Piero Chiambretti, che nonostante la fascia oraria ben si difende nel complesso panorama televisivo italiano, ove la sfida tra titani dello spettacolo non ha mai tregua e...Pierino è tra i più alti!!! (talvolta esagera un pochettino con le sue piccanti battutine ma... ... a noi piace così)

Guardate questo programma e se vi avanza tempo...eh, anche Porta a Porta con il Brunone nazionale!!!

Tutti i giovedì in apertura è ormai immancabile nell'Anteprima del Programma l'Impresario con la I maiuscola più irreale d'Italia, l'Imperatore degli Impresari, con la giacca a quadrettoni, il borsello (ormai considerato un cimelio storico dell'impresariato italiano), i capelli da figlio dei fiori: Dante Zanetti.

Le foto scelte per Felix People, in senso orario dall'alto verso il basso:
Sappiamo chi è; una vecchia foto ricordo con Vivian, Zanetti, Chiambretti, Marchetti (...se non finisci con etti no fai markette...); il borsello; Marco e Vivian; un fan della nonnina; un cameraman al lavoro; durante una prova poco prima della messa in onda, una foto a sorpresa di Maurizio Laurenti (fotografo di moda), Maurizio sta seguendo con molta attenzione il casting che si tiene a torino per gli artisti dell'Anteprima.

La Fan "più folle" di Fiorello

CINZIA E FIORELLO A TORINO

Sei un mito, sei un mito per me, sono anni che ti vedo così irraggiungibile e poi sei arrivato anche a Torino e corrono nell’orologio i battiti che mi riportano per un attimo a ricordare i fremiti che ho provato solo vedendoti in un cartello pubblicitario per lo spettacolo: “Volevo fare il ballerino” al Mazda Palace il 20/1/2006 dove ha detto: “Vi aspetto per un paso doble. Finalmente torno a Torino con un nuovo spettacolo. Tutti da piccoli vogliono fare l’astronauta, io invece no, io volevo….ma che ve lo dico a fare. Mica posso farlo in queste poche righe per questo che ho messo su uno spettacolo di due ore. Ho fatto fare lo shampoo apposta a Cremonesi. Sono felicissimo di arrivare a Torino in questo periodo perché siamo vicini alle Olimpiadi invernali ed io sono un fan del bob; però io sono siciliano e non c’ho confidenza con questi sport di montagna, quindi, vi aspetto tutti al Mazda Palace per un paso doble!”.

La cosa più bella è stata quando Striscia la Notizia, Staffelli, ha consegnato il tapiro a Fiorello durante le prove al Mazda ed ecco qui per voi i fatti.

Fiore: “Ma dai pure qui a Torino, dimmi che ho fatto, se no aspetta, io devo fa le prove non me posso fermà vieni con me” “Ou lo porto dentro con me per un attimo se no questo non me lo levo di dosso”.
Staffelli: “Le devo consegnare un Tapiro”
Fiore: “Io non ho fatto nulla, questa volta Mike non centra, la radio qualcosa? Perché vedo che il colore è diverso dagli altri”
Staffelli: “E’ un tapiro di platino signor Fiorello”
Fiore: “Ma non lo ha mai avuto nessuno un tapiro di platino!”
Staffelli: “Nessuno è la prima volta”
Fiore: “Come mai”?
Staffelli: “perché è un tapiro di platino alla carriera”
Fiore: “Io sono felice, c’ho il telegatto di platino da solo e adesso gli piazzo questo vicino”
Staffelli: “Gli ho portato questo per la carriera”
Fiore: “come per la carriera?”
Staffelli: “Si perché grande conduttore, presentatore ma in realtà, lei signor Fiorello voleva fare il ballerino”
Fiorello: “E’ vero e, quindi, non essendoci riuscito…e poi perché il fisico non me lo ha permesso e voi attentissimi….”
Staffelli: “Come mai non è riuscito a fare il ballerino”?
Fiorello: “Figlio mio guardami, purtroppo il fisico non mi ha accompagnato nella carriera ma non vo lo racconterò mai!!!!!”

Arrivato il momento dello show con le sue gag, imitazioni del tipo: “Forza e coraggio colpo di scena amici. Ok ci siamo amici ascoltatori, volete la uno, la due o la tre”? (Mike Buongiorno).
Vedendolo dal vivo mi sembrava che in quell’istante un fulmine mi avesse colpito attraversandomi tutto il corpo.
Ma sono rimasta delusa quando ho chiesto di poterlo incontrare solo per un autografo, ma niente da fare; allora non ho demorso. Tornata al posto assegnatomi ho preso una signora (conoscente) di 93 anni ma niente e dispiaciuta ho assistito al magnifico spettacolo che i miei familiari mi hanno regalato.
Devo dire ai lettori che Fiorello l’ho sempre seguito dall’epoca del mitico “Karaoke” fino alla notizia della sua sparizione dalla televisione per causa della Droga. In quel momento è calato in me un buio totale che non ci volevo credere perché l’avevo preso come punto di riferimento per la mia vita e come affrontarla giorno per giorno e tutti mi dicevano: “Vergognati! Come ti fa a piacere un drogato come quello?Capiamo fosse Vasco o Ligabue ma proprio Fiorello vatti a Nascondere…..”.
Ma ignorando ciò che mi dicevano continuavo a seguire le sue vicende anche se molto delusa, ma poi, come dice proprio lui, finalmente tu, irraggiungibile realtà….. sei arrivata nel 1996,

tu con quello sguardo così dolce, non hai potuto dire di no ad una bella donna come lei, Susanna Biondo e per questo loro amore si sono sposati il 14/6/2003 e grazie al suo Amore, all’affetto dei veri amici, parenti… ha avuto la forza di uscire da quel tunnel che poteva portarlo via per sempre!!!! Ha dichiarato: <>.
Poi all’improvviso di nuovo: le strade piene, la folla intorno a te, ti parla e ride ma nulla sa di te. Io vedo intorno a me chi passa e va ma so che la città vuota mi sembrerà se non ci sei tu. Le strade vuote, deserte sempre più, leggo il tuo nome ovunque ed eccolo riapparire di nuovo in televisione con gli spettacoli: “Non dimenticate lo spazzolino da denti” – “Stasera pago io” – “Festivalbar” – “Buona domenica” – “Stasera pago io revolution” insieme a Frodo (Cremonesi) e Palla! (Baldini).
Tutti i sabati quando andava in onda, mai perso una puntata, perché altrimenti come facevo a sapere se il Gobbo aveva ritrovato la sua Esmeralda coi suoi chiwawa e sapere come costruire uno scolapasta fatto in casa se non vedevo Gianni Muchacha col suo FATTO!?.
Va bè, passiamo oltre.
Cosa posso dire sugli spot che dilagano dalla telefonia alle vetture FIAT come lo dice quando imita Mike Buongiorno con il suo “Sai perché se l’albero motore della tua auto germoglia in primavera forse è un’auto troppo ecologica? …… Continuando “sai perché se hai una Euro 4 vai dappertutto ma se hai 4 Euro non vai da nessuna parte?”.
Poi, tra novembre e dicembre 2006 rieccolo nuovamente a Torino questa volta dal vivo non più in televisione: Che bellezza!!!!!

Il tutto è incominciato così:
“Con ll’uocchie brigante e o sole n’faccia, ogni figliola s’appiccia si o vede passà. Na mmane dint’a sacca e se ne va smargiassa pè tutt’’a città. O Fiorello, o Fiorello bellu guaglione!…..O Fiorello, o Fiorello tutt’’e ffemmene fa’ suspirà!….E’ malandrino, è tentatore, si o guardate ve fa ‘nnamurà”.

Non ci potevo credere: ero in fila per partecipare – se riuscivo – alla diretta radio “Viva Radio 2” ma quando ero in attesa sulla scala esterna per entrare ad un tratto le gambe hanno iniziato a tremare, la testa a girare e non ci volevo credere l’ho visto a 15 cm da me ma talmente ero entusiasta che l’unica cosa che sono riuscita a dirgli è stata: “Ce l’hai il pass per poter entrare”? e lui col sorriso sulla bocca rispose: “Lasciateci passare che siamo in ritardo per la trasmissione” e quindi dietro c’erano i suoi petali: Cremonesi che dovevo cercare perché è il più “alto” della combriccola, infatti, è alto un metro con tanta voglia di crescere; a chiudere la fila l’ultimo dei petali Baldini ma senza Varenne.
Dopo circa 10 minuti dalla loro entrata mi sono trovata tra le due porte della Radio Rai e detto fatto la sicurezza o la guardiola come la chiamano loro, mi hanno fatto entrare e lì con un grande sospiro di sollievo mi sono calmata ma man mano che salivo le scale per raggiungere il II piano, mi aumentavano di nuovo i battiti e le gambe? Non ne parliamo.
Il fatto più meraviglioso è stato quando aperto la porta me li sono trovati lì davanti a 5 metri da me. Alla fine del programma mi sono ancora detta: “O la va o la spacca” e devo dire che è andata; sono riuscita a farmi fare autografo e non solo… ma la situazione stava peggiorando il pubblico ha iniziato a delirare, quindi spingere….e grazie a Lui che non sono caduta perché mi ha tenuto e per non peggiorare, anche per questioni di sicurezza, ci ha lasciato per andare a San Sicario.
Secondo voi chi poteva inaugurare al meglio la stagione sciistica di San Sicario l’8 dicembre alle 21.30 se non Lui? Il Peter Pan dello spettacolo Fiorello.

Cosa posso ancora raccontarvi? Si ok vi racconto ancora qualcosa di lui.
È una persona molto disponibile (come Cremonesi e Baldini che mi ha detto che Varenne è rimasto a casa appeso ai muri e come soprammobile). Non vi dico cosa ha detto quando ha visto il mio book fotografico dall’epoca del Karaoke fino ai giorni nostri.
Ma quello che mi ha fatto più di tutto tenerezza è quando si è soffermato per un attimo sugli articoli che riguardavano il momento più bello della sua vita – dopo anni d’attesa – la nascita della sua piccola Angelica, gli si sono illuminati gli occhi e si vedeva veramente la felicità di un padre protettivo ed ansioso di ritornare nella sua città, a Roma, per poterla nuovamente riabbracciare.
Per concludere mi ha detto: “Ammazzao, manco io ho tutte le foto che hai tu!” poi facendo la foto insieme mi ha fatto notare: “Ma che non c’hai la macchina fotografica?”
Io gli risposi: “Ho la videocamera nello zaino” e lui “no va bene il cellulare” e infine, gentilmente mi ha fatto autografo: “Un bacio a Cinzia grazie di tutto Fiorello”.
Una grande emozione che auguro a tutti di incontrare almeno una volta nella vita i propri VIP sia nell’ambiente dello spettacolo che in quello sportivo perché in quel momento anche se è per un solo attimo, sembra un’eternità.
Ritornando alla nascita della baby fiorellina chi non ha sentito su Radio Cortina nel periodo estivo, - dopo la sua operazione alla cistifellea dove i sassi gli avrà sicuramente regalati a Baldini? – ha fatto sentire i primi vagiti della piccola e poi con un padre così, come fa a non stare tranquilla? Basta una delle sue facce buffe per farla smettere di piangere e una delle sue canzoni dolcissime come: “Come nelle favole” “Finalmente tu” “Meraviglioso”….. per farla addormentare. E quando va in farmacia per prendere latte in polvere, creme, pannolini….? Alla faccia dell’indecisione ha le idee ben chiare!!!
Ora lo aspetto per il nuovo anno quando fa lo spettacolo al Mazda Palace a gennaio ma chi volesse cercare ancora i biglietti, mi dispiace dirlo ma è, ormai, SOLD OUT, mentre per l’appuntamento del 22 febbraio affrettatevi ne sono rimasti pochissimi…
Concludo dicendo:

GRAZIE MATTATORE

La tua Fan: CINZIA BERAUDI

Mostra Torino-Picasso/Dubuffet



Palazzo Bricherasio: I Maestri del ‘900 nella collezione Jean e Su zanne Planque

“TRA PICASSO E DUBUFFET”

“una mostra che offre al pubblico l’eccezionale occasione di scoprire che si può diventare collezionisti a forza di sola passione”



Iniziata il 20 ottobre 2006, nell’eccellente cornice di Palazzo Bricherasio, sede dell’omonima Fondazione, Torino ospita l’inedita collezione di Jean e Suzanne Planque“ Tra Picasso e Dubuffet” che chiuderà i battenti con l’anno nuovo, il 21 Gennaio 2007.
La mostra, curata da Florian Rodari, non è mai stata mostrata nella sua interezza in Italia. Propone ai visitatori circa 130 opere tra dipinti e disegni di alcuni fra i maggiori maestri del ‘900. Sono esposti capolavori di Cezanne, Picasso, Degas, Bonnard, Van Gogh, Rouault, Auberjonois, Schupfer, Dubuffet, Kosta e altri forse meno noti ma di sicuro impatto nella storia dell’arte del ‘900.
La collezione di Jean Planque ha la straordinarietà di dimostrare come si può “diventare collezionisti a forza di sola passione”. Infatti Jean, nato in Svizzera nel 1910 non era un notabile del tempo, con un grosso capitale da cui attingere per soddisfare la sua passione per l’arte, era bensì un uomo di condizione modesta, che viveva del suo lavoro e del suo spirito d’iniziativa che gli permise di inventare macchine per l’alimentazione del bestiame e diventare conseguentemente non ricco ma agiato al punto di potersi permettere periodi di pausa dal lavoro per dedicarsi alla ricerca di quadri degli autori che, lui apprezzava. Grazie alla sua capacità di appassionato d’arte, capacità non disgiunta da un senso critico naturale seppe in pochi anni creare una collezione che spaziava fra le varie realtà pittoriche del momento. Alcuni critici hanno scritto che “ha collezionato i quadri che avrebbe voluto dipingere”
Senza addentrarci nella vita privata di Jean Planque, negli anni fra la prima e la seconda guerra mondiale, periodo nel quale aveva cominciato ad acquistare per se e per i suoi amici quadri di fine ‘800 e inizio del ‘900, ricordiamo che la svolta decisiva della sua carriera di collezionista ebbe sbocco nel 1954 quando conobbe Ernst Beyeler che iniziava allora la sua attività di gallerista a Basilea. Vista la capacità di Planque, gli affidò il compito di acquisire alla sua galleria quei quadri che Jean avesse reputato interessanti fra i pittori dell’area parigina. In questo periodo ebbe modo di incontrare e stabilire un rapporto di amicizia con Pablo Picasso, Jean Dubuffet e altri giovani artisti.
Tali amicizie consolidarono la sua fama di esperto critico e al tempo stesso di uomo capace di cogliere il nuovo, l’innovativo in artisti emergenti.
Il Pubblico si troverà di fronte ad una mostra, forse atipica, che non percorre un momento solo della storia dell’arte e neanche presenta una collezione monotematica di una corrente o di un autore , ma percorre un lungo periodo di ricerca espressiva, sicuramente fuori dalla tradizione pittorica alla ricerca di nuove forme di espressione.
Restò tuttavia un uomo modesto che ha dedicato la sua vita all’arte, passione che lo portò, poco prima della morte avvenuta nel 1998 a dar vita ad una fondazione che raccogliesse e conservasse la sua collezione.

MaBe


N.B. Per il grande successo ottenuto la mostra è stata prolungata sino al 4 di Febbraio

Chi è arrivata? La nuova Stampa



FINALMENTE!!!


Finalmente è arrivata, chi? La futura signora Cruise, no! “La Stampa “ nuovo formato.
Questo e altri i commenti raccolti in piazza San Carlo Sabato notte nell’attesa di quella che ormai per i torinesi era quasi una non novità visto il grosso dispendio di energie pubblicitarie degli ultimi giorni..
Bando agli scherzi “finalmente” anche Torino ha un giornale comodo da leggere, attraente per le immagini e soprattutto di formato moderno.
Fra gli addetti ai lavori ormai da mesi si parlava di questa novità, ma, secondo una regola sabauda, senza clamore, invece alla fine si è scatenata una attesa ormai tipica di una popolazione torinese sempre meno “bugianen”.
Fra gli altri commenti raccolti a bordo campo, pardon a bordo piazza – “è troppo piccola – non trovo più le notizie- ha splendidi colori- ha un’ottima impaginazione e così via”… basta così, diamo tempo al tempo di abituarci alla nuova impaginazione, godiamo di queste splendide immagini a colori, rispetto ad un passato dove il colore sbavava e le notizie partivano dall’altezza di poco sopra la testa, tenendo il giornale sollevato, e terminavano sotto l’ombelico. Ora “La Stampa” si riesce perfino a leggerla sull’aereo senza spiccicare le notizie sul volto sul vicino che spesso sul volo AZ del mattino per Roma, approfittava per l’ultimo sonnellino.
Grazie della novità, forse l’importanza del momento meriterebbe un commento più approfondito sui contenuti, ma è meglio evitare affermazioni solo emotive di approvazione o dissenso dopo i primi due numeri, evitiamo come fanno certi tifosi di calcio (che sanno tutto) di affermare che un giocatore all’esordio a 18 anni in serie A che segna subito un goal è un fenomeno salvo scoprire a fine campionato che è il solito brocco.
Qui siamo già alla pagina sportiva che adesso vado a leggere con attenzione, per il commento ci risentiamo la prossima volta.
(T.B.)

Arte-Cominetti




Il Divisionismo di Giuseppe Cominetti

Visioni di luce

Una mostra al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure consigliata ai lettori del blog "Idea Felix People"

Giuseppe Cominetti nato a Salasco Vercelllese nel 1882 è uno dei maggiori esponenti del Divisionismo italiano: le sue opere si caratterizzano per i contorni evanescenti e non definiti, per i colori stesi con grandi pennellate che rendono le figure chiare solo se osservate a distanza e per la scelta di immagini di grande forza coloristica e di intenso dinamismo.
Tra il 1914 e il 1918 combatte sul fronte francese ed è proprio di questi anni la creazione dei bellisimi disegni di guerra, importante testimonianza del conflitto in corso.

Per maggiori informazioni si consiglia di leggere l'articolo sulla mostra pubblicato su www.piemontenews.it