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23 maggio 2006

BALLO DELLE DEBUTTANTI: Beneficenza e mondanità al Circolo Ufficiali di Torino




La manifestazione è stata organizzata dal Circolo Ufficiali di Torino e dal generale Franco Cravarezza con fini benefici.

Si sono presentate al Deb 20 fanciulle, tutte residenti a Torino e solo in parte legate al mondo militare, accompagnate al ballo dai giovani ufficiali della Scuola d’Applicazione di Torino. Il momento più significativo della serata è coinciso con l’atto di donazione di una incubatrice di ultima generazione per neonati immaturi al reparto di terapia intensiva diretto dal prof. Claudio Fabris presso l’azienda sanitaria ospedaliera O.I.R.M. – Sant’Anna. Madrina ed ospite d’onore della serata è stata la nostra concittadina Edelfa Chiara Masciotta, Miss Italia 2005, che con la sua bellezza semplice e ricca di candore ha rappresentato in maniera eccelsa lo spirito dell’avvenimento benefico e mondano.

Marco Bertello



FABIO ZULIANI: POETA REGISTA E ATTORE

Pubblichiamo qui una sua poesia tratta dalla collezione “La finestra che cammina – 10 poesie”

“Primavera”

E’ troppo presto

Per poter ridere in questi nuovi viali.

E’ troppo presto

Per poter scorgere le nuove acque

Da queste grigie carreggiate

Che costeggiano il dosso dei miei anni.

Oggi è il giorno della partenza.

E’ il giorno in cui l’amore

Disperde i segni della Santa Gloria.

E’ il giorno in cui gli stormi

Rievocano il mio passaggio in Occidente.

O perduta bellezza!

Sopra le nicchie della mia veranda,

i cieli limpidi di questa assente primavera

si ritraggono e imbruniscono

sotto i tetti di spioventi granai.

Un lume di candida nebbia

Mi segue ancora ed ancora;

come un gelo dalle muliebri fattezze di làmia,

nella mia lenta cadenza,

tra le orme di passi venturi.

Marzo ‘96

COREOGRAFIE DI GIOVANI MODELLE E MODELLI ALLA SFILATA MISS E MISTER DELLA SAGRA DI ASTI DEL MESE DI MAGGIO

Alcune foto della serata presentata da Valentina Marfulli






22 maggio 2006

NOTIZIE FLASH

PAESAGGIO E VEDUTA



E’ recentemente terminata la mostra di quadri presso la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli intitolata “Paesaggio e Veduta – Da Poussin a Canaletto”.

La mostra è stata “un viaggio affascinante alla scoperta dei più grandi pittori di paesaggio del Seicento e del Settecento, attraverso 65 opere di eccezionale qualità, selezionate dalle collezioni di Palazzo Barberini.

Tra i noti artisti in mostra: Bellotto, Van Bloemen, Canaletto, Cerquozzi, Dughet, Guardi, Guercino, Pannini, Poussin, Pietro da Cortona, Hubert Robert.

La mostra descriveva l’evoluzione del paesaggio e le tipologie che si svilupparono nel XVII e XVIII secolo attraverso cinque sezioni: Paesaggio Classico, Paesaggio e vita quotidiana, Paesaggio Pittoresco e Romantico, Paesaggio di Rovina, Veduta.

Cenni agli autori su cui si è intitolata la mostra:

Nicolas Poussin (1594-1665) benché francese di nascita, può considerarsi un artista italiano a tutti gli effetti, sia perché in Italia ha quasi sempre vissuto ed operato, sia perché la sua arte è frutto essenzialmente della grande tradizione italiana del rinascimento. La sua prima attività giovanile avviene a Parigi, influenzato dai manieristi della Scuola di Fontainebleau. Decise quindi di intraprendere un viaggio in Italia. Dopo un periodo trascorso a Venezia, nel 1624 Poussin giunse a Roma e in pratica vi rimase fino alla morte avvenuta oltre quarant’anni dopo. Nella città eterna si è quindi svolta la maggiore attività di Poussin, così come al tempo non era infrequente per molti artisti europei quali il suo connazionale Claude Lorrain che scelse anche lui Roma per svolgere la sua attività artistica […] (tratto da http://www.francescomorante.it/pag_2/211c.htm) .


Antonio Canal detto Canaletto (1697-1768) rappresenta un caso eccezionale nella cultura figurativa del Settecento: non inventa il genere della veduta, ma lo ricrea, superando gli esempi dell’olandese Gaspar van Wittel e del friulano Luca Carlevarijs. Il suo genio pittorico profondamente radicato nella tradizione veneziana eleva il vedutismo a una corrente di gusto rappresentativa dell’illuminismo europeo, rivale e concorrente di successo della pittura di storia e di figura che, fino al suo arrivo, domina il panorama pittorico italiano. (tratto da http://www.canaletto.it/)

VIVIAN BUTLER OSPITE A OPTIMA ROERO

“L’Arneis incontra le ostriche”

Vivian intervistata da radio Centro95 ha dichiarato che la sua principale aspirazione è quella di diventare un’attrice.


GTT Impianti Aperti


Una domenica di primavera al PCC (Posto di Comando e Controllo)

Domenica scorsa è stato aperto al pubblico per la prima volta in assoluto il comprensorio tecnico di Collegno della metropolitana di Torino.

Una superficie di circa 200.000 mq illuminata da un bellissimo solo primaverile che ha ben messo in evidenza un’opera veramente grandiosa per la nostra città in tutta la sua estensione. Dalla pista di prova lunga circa 700 metri, alla vetrata panoramica sul comprensorio situata nel posto di comando e controllo.

Lavorano 120 persone tra PCC, uffici amministrativi, officina e deposito.

Buona l’organizzazione della visita che ha visto centinaia di persone tra mattino e pomeriggio; arrivati con la metro sino al capolinea (stazione Fermi) una navetta ha portato i visitatori sino al Comprensorio tecnico. I visitatori hanno potuto accomodarsi all’interno di una spaziosa sala riunioni dove un filmato ed una operatrice GTT hanno illustrato i lavori, a partire dai primi cantieri, il lavoro delle talpe, le prime fermate completate ed un promo virtuale per l’ultimo tratto di Porta Nuova che sarà completato nell’estate del 2007. Si è fatto cenno che al termine dei lavori della linea 1 da Collegno al Lingotto sarà lunga 13 chilometri e servita da 21 stazioni, il tutto possibile per l’entrata in esercizio nel 2010.

Omaggiati di un biglietto gratuito timbrato “Impianti Aperti”, i visitatori sono stati accompagnati dagli addetti al tanto atteso PCC, gestito da telecomandi, telemisure, e telecamere dalla sala operativa, il cervello di Metro Torino, che controlla l’inserimento, il funzionamento ed il ritiro dei treni, con la possibilità di dialogare con gli utenti in stazione e sui treni. Per ogni turno vi sono quattro addetti: il responsabile e tre operatori, che controllano in tempo reale coadiuvati da un grande schermo sinottico la posizione e la velocità dei veicoli in linea.

Proseguendo la visita in officina alcuni veicoli alzati da terra da sollevatori elettromeccanici vengono controllati o riparati sistematicamente ogni 15 mila chilometri e, all’occorrenza sostituiti dei componenti usurati o dei singoli elementi come sedili, vetri, ruote. Queste ultime sono in gomma, a differenza di altre metropolitane, così il veicolo risulta meno rumoroso e soggetto a minori vibrazioni; esse scorrono su binari in ferro e hanno all’interno un sensore che comunica al Centro quando sono sgonfie.

Sempre in officina i visitatori hanno avuto modo di capire (o meglio cercare di capire) il funzionamento del treno che ha a disposizione un inverter per ogni motore, collegato ad una centralina idraulica per la gestione dei freni. Il sistema di frenata è per l’80% elettrico e per il 20% meccanico quando si ferma in stazione.

Completata la visita in officina, tutti quanti sono stati omaggiati della prima mappa ufficiale di Metro Torino, con una certa timidezza si è notato la differenza con le mappe (delle vere e proprie ragnatele!) delle grandi capitali europee come Londra o Parigi ma, con un certo orgoglio…, ora, anche Torino ha la sua mappa per la metro (o metrò se vi sentite francesi!).

Marco Bertello